La Grecia in 3 grafici

La Presidenza greca dell'Unione europea è iniziata mercoledì 8 gennaio ad Atene. Al di là delle note generali (sei anni di recessione, debito pubblico oltre il 175% del PIL), tre grafici stilano il ritratto di un paese, epicentro della crisi europea, ancora convalescente.

(Le Monde, 8 gennaio 2014)

La disoccupazione ha raggiunto per due volte il 60% della forza lavoro tra i Greci sotto i 25 anni ed è triplicato dall'inizio della crisi.

"Il forte calo dei salari nominali è destinato a continuare a causa della persistenza di un elevato tasso di disoccupazione", analizza l'ultima indagine economica dell'OCSE del novembre scorso. Un meccanismo che pesa su consumi e crescita, mentre, nonostante i salari più bassi, la disoccupazione residuale aumenta, le aziende si stanno adeguando alla situazione economica riducendo l'impiego di manodopera.

In borsa, da 5 000 a 600 punti in cinque anni. Sintomo della crisi che ha scosso il paese, l'indice Athex della Borsa di Atene ha vissuto violenti sconvolgimenti ed ha perso quasi il 90% del suo valore tra fine 2007 e metà 2012.

Questo è un record assoluto per un paese sviluppato: la Grecia, che apparteneva dal 2001 per l'indice azionario globale MSCI ai mercati sviluppati, è stato retrogrado e si è unto alla fine di novembre, ai mercati emergenti. Dall'inizio della crisi nel 2007, l'indice Athex della Borsa di Atene ha subito un calo di quasi l'80%.

La Grecia rimane tra i primi 60 porti del mondo. I porti greci, tuttavia, sono classificati allo stesso livello dellaCina, dell Pakistan e dell'Azerbaigian. 4,5 punti su 7 vengono assegnati alle infrastrutture greche da imprenditori di ciascun paese intervistato, nell'ambito del sondaggio globale sulla competitività.

"La prospettiva è promettente nel settore marittimo (navi da crociera e cargo), grazie al successo della privatizzazione parziale del porto di Pireo, - dice l'OCSE (...) - Per sfruttare il vantaggio geografico della Grecia, al bivio tre continenti, i porti greci devono continuare ad aumentare la loro produttività".

La Marina mercantile greca ha già contribuito con l'8% al PIL della Grecia. Più di quanto abbia fatto il turismo. "Se le attività portuali sono stati ben gestite, il PIL potrebbe aumentare del 2,5%" entro il 2018, secondo i calcoli della Banca Nazionale di Grecia.
Il logo della Presidenza greca rappresenta con l'emblema della barca a vela la "decisione di salpare insieme verso un futuro comune, superare gli ostacoli e le tempeste". Esso simboleggia anche una delle priorità del paese: riformare la sua politica marittima, compresa la questione del contributo degli armatori nel bilancio dello Stato.

Les défis économiques de la Grèce en 3 graphiques

http://abonnes.lemonde.fr/europe/article/2014/01/08/la-grece-presidente-de-l-ue-en-trois-graphiques_4344420_3214.html