Secondo un sondaggio, centinaia di persone si trovano ad affrontare la pesantezza della burocrazia greca.
(apparso su Le Figaro, 24 gennaio 2014)
Spiros Priftis è disperato. Il barbiere di 37 anni ha tentato di tutto per aprire un salone a Corfù, sua isola natal , vicino alla costa italiana. Invano . Tutto è iniziato nel mese di aprile 2010, quando il governo greco ha annunciato la liberalizzazione di diversi settori di attività, tra cui quello di barbiere.
Con un diploma conseguito in un istituto privato, Spiros Priftis ha colto al volo l'occasione e si adopra per aprire una attività di parrucchiere. Tre anni e mezzo dopo non è cambiato nulla, è sempre al punto di partenza, di fronte alla pesantezza della burocrazia greca. La liberalizzazione della sua attività è stata approvata in Parlamento, ma in realtà le autorità greche hanno rifiutato di dargli una licenza. "Sembra che sia più facile diventare un chirurgo che un barbiere! " Ha tuonato Spiros Priftis, aggiungendo: "chiedono due anni per ottenere un diploma , due anni di apprendistato , poi un anno intero per avere le carte! " Ciò nonostante non si è dato per sconfitto. Ha scritto più di venti lettere alle autorità greche e internazionali, tra cui il primo ministro, Antonis Samaras, Christine Lagarde direttore del FMI, Jeroen Dijsselbloem leader dell’Eurogruppo, Michel Barnier e Olli Rehn commissari europei incaricati al mercato interno e agli affari economici. La troika ha anche indagato sul caso. E ha scoperto che centinaia di persone erano nella stessa situazione del barbiere di Corfù! Nonostante la volontà dei governi successivi, la riforma dell'amministrazione greca rimane un labirinto senza un filo d’Arianna da seguire.